Progetto Formazione 2016
Data
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Relatori
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Titolo
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Evento
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23 gennaio
12 marzo
Urbino
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Fermino Giacometti
Carlo Merletti
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Tra l’essere e il fare. Studio diversificato e comparato su grafie postadolescenziali
evento accreditato AGI con 9 crediti formativi a giornata
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Laboratorio didattico
scheda
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1-2-3 aprile
Urbino
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Heidi H. Harralson
Milena Pugnaloni
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L'approccio alla scrittura nell'era digitale. implicazioni multidisciplinari, professionali e di ricerca
evento accreditato AGI con 15, ANGRIS con 15 e AGP con 6 crediti formativi
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Seminario
scheda
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7 maggio
Urbino
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Claudia Ricci
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La produzione grafica nell’elaborato peritale
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Workshop
Formazione di 1° livello
scheda
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25 giugno
Urbino
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Claudia Ricci
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Anonimografia in stampatello
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Workshop
Formazione di 1° livello
scheda
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9-10 luglio
Urbino
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Antonella Roggero
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Neuroscienze e neuroscienze cognitive. Le basi biologiche del comportamento grafico
evento accreditato AGI con 15 e AGP con 8 crediti formativi
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Seminario
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23-28 agosto
Urbino
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Claudio Garibaldi
Iride Conficoni
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Grafologia ed Enneagramma: modelli di formazione ed autoformazione
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Laboratorio didattico
scheda
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24 settembre
Mondolfo
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Luigi Alfieri
Cristiano Bellei
Marco Lazzarotto Muratori
Chiara Michelini
Maria Grazia Rizzoni
Fabio Carbonari
Erika Moretti
Anita Rusciadelli
Fermino Giacometti
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Le relazioni interpersonali e le scienze umane
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Cattedra di grafologia
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15 ottobre
Urbino
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Fabio Carbonari
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Studio delle variazioni grafiche in conseguenza delle variazioni di coscienza ottenute tramite procedura ipnotica
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Laboratorio didattico
scheda
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5 novembre
Urbino
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Pacifico Cristofanelli
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1. Il contributo della grafologia morettiana alla perizia grafica.
2. Linguaggio e paralinguaggio nella consulenza e nella perizia grafologica
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Laboratorio didattico
scheda
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Urbino
23 gennaio e 12 marzo 2016
Tra l’essere e il fare. Studio diversificato e comparato su grafie postadolescenziali
Laboratorio didattico
Relatori: Fermino Giacometti e Carlo Merletti
Motivazione della proposta formativa
Nel 2015 abbiamo proposto un ciclo di tre incontri, dedicati allo studio di grafie per l’individuazione, da una parte, delle caratteristiche della persona, e dall’altra delle attitudini in ordine a specifiche posizioni in azienda. La compresenza dei due docenti, che hanno proposto ottiche diverse nell’osservazione delle grafie, è stata una componente importante e non comune negli eventi formativi abituali. I risultati molto incoraggianti di questa esperienza ci hanno stimolato a proporre qualcosa di simile per il 2016.
Si tratterà questa volta di esaminare le grafie di ragazzi della fascia di età tra i 18 e i 25 anni, con lo scopo di capire chi sono come persone e, contestualmente, a quale futuro (formativo e lavorativo) potrebbero puntare.
Questo mini-ciclo, pur avendo una similarità metodologica con quello del 2015, ha però una sua totale autonomia.
Contenuti
Nei due Laboratori didattici si definiranno i differenti approcci alla scrittura, necessari per utilizzare lo strumento grafologico in maniera appropriata e specifica, da due ottiche diverse:
- Tenendo conto della complessità della fase di vita postadolescenziale, che dovrebbe portare come sbocco naturale alla piena maturità, si proporrà uno studio approfondito delle caratteristiche individuali del ragazzo/a: Fermino Giacometti
- Individuazione e valorizzazione delle risorse personali dei ragazzi esaminati, allo scopo di aiutarli ad orientarsi nel variegato mondo della formazione e verso quello molto difficile del lavoro: Carlo Merletti
I due laboratori si terranno a Urbino e prevedono la compresenza dei due docenti.
La conduzione sarà interattiva, per un migliore coinvolgimento dei partecipanti.
Obiettivi:
Eliminare ogni confusione tra diversi percorsi e metodologie di indagine sulla grafia
Delineare un’impostazione e una strategia specifica per ciascuno dei due percorsi.
Offrire una formazione più completa ai grafologi che vogliano dedicarsi professionalmente sia al campo della persona (chi è?) che a quello delle sue attitudini (che cosa può fare?).
Orari: 9-13, 14-16
Destinatari: studenti di grafologia e grafologi
Numero chiuso: 15
Quota di iscrizione: 80,00€ singola giornata – 140,00€ due giornate
scheda
HEIDI H. HARRALSON, nota grafologa e ricercatrice proveniente dall’Arizona, terrà un seminario di studi organizzato dall’Istituto Grafologico Internazionale Girolamo Moretti. La Harralson è stata una delle prime esperte a evidenziare le modificazioni in atto nella qualità del corsivo.
Un seminario da non perdere
L'approccio della scrittura nell'era digitale. Implicazioni multidisciplinari, professionali e di ricerca
Urbino 1-2-3 aprile 2016
iscrizione obbligatoria qui la scheda
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Urbino - Collegio Raffaello - Sala Raffaello - Piazza della Repubblica 3
1-2-3 aprile 2016
L'approccio alla scrittura nell'era digitale. implicazioni multidisciplinari, professionali e di ricerca
Seminario
Urbino – Collegio Raffaello – Sala Raffaello
Piazza della Repubblica 3.
1-2-3 aprile 2016
Venerdì 1 aprile 2016
ore 15,00
Saluto del Presidente dell’Istituto Grafologico Internazionale G. Moretti
Dott. Fermino Giacometti
Saluto del Magnifico Rettore dell’Università “Carlo Bo”
Prof. Vilberto Stocchi
Introduzione
Dott. Fermino Giacometti
ore 16,00
Grafologia digitale. Le radici nel passato, lo sguardo al futuro
Dott.ssa Milena Pugnaloni
Ore 17,00 -19,00
Relatrice Prof.ssa Heidi H. Harralson
Sessione I - Parte 1
Analizzare la scrittura nell'era digitale
- analisi di campioni di scritture delle nuove generazioni
- rivalutazione del livello di forma, dello stile e della maturità grafica
Sabato 2 aprile 2016
ore 9,00 – 12,00
Relatrice Prof.ssa Heidi H. Harralson
Sessione I - Parte 2
Analizzare la scrittura nell’era digitale
- presentazione di una ricerca sull'importanza dell'insegnamento del corsivo per i bambini e per gli adulti
- implicazioni peritali nell'analisi di scritture con complessità limitata
ore 15,30 – 18,30
Relatrice Prof.ssa Heidi H. Harralson
Sessione II
Tecnologia utilizzata per la rilevazione della scrittura elettronica
- Introduzione alla tecnologia software e hardware utilizzata per la rilevazione della scrittura digitale
- come gli scriventi approcciano la penna e il tablet durante la scrittura
- come il software altera il risultato della scrittura
- limiti associati all’analisi di grafie digitali e digitalizzate
- metodi di identificazione peritale nell’analisi delle firme elettroniche
Domenica 3 aprile
ore 9,00 – 12,30
Relatrice Prof.ssa Heidi H. Harralson
Sessione III
Ricerca sulla scrittura nell'era digitale
- utilizzo di software per la rilevazione della scrittura digitale a scopo di ricerca
- quantificazione degli indici grafici
- interpretazione della ricerca sulle scritture elettroniche riportata sulle pubblicazioni di psicologia
- interpretazione del ritmo, della velocità' e dei tratti aerei derivanti da un segnale digitale.
ore 12,30 – 13,00
Annotazioni conclusive
Dott. Fermino Giacometti
Relatore: Heidi H. Harralson, MA, CG, CDE.
Abstract
Stiamo notando un numero crescente di scritture e firme che non possiedono né il livello formale né la maturità grafica che permetta un'analisi completa delle caratteristiche della personalità.
Molti appartenenti alle giovani generazioni non sanno scrivere o leggere il corsivo, e la tastiera e i messaggi scritti al telefono hanno soppiantato molte attività legate alla scrittura a mano.
La tecnologia ha un impatto sulle nostre firme e, con l’avvento del formato elettronico dei tablet, abbiamo perso la stilizzazione grafica e la complessità formale del corsivo scritto a mano.
Esamineremo gli effetti della tecnologia digitale sulla scrittura a mano e il declino del corsivo, e faremo una disamina delle sfide e delle difficoltà associate all'analisi e all’interpretazione di esempi di scrittura che presentino una limitata maturità grafica.
Rivisiteremo i metodi nell'analisi delle firme elettroniche nell'ambito dell’identificazione peritale della scrittura.
Nonostante i problemi creati alla scrittura a mano da parte della tecnologia digitale, vi sono anche alcuni benefici nell’analisi dei campioni di scrittura elettronica che sono rilevati usando sistemi di software molto sofisticati e ad alta risoluzione. La rilevazione della scrittura elettronica, attraverso la quantificazione degli indici grafici, ha aperto la strada a un tipo di ricerca che non era prima possibile. Usando software specifici, la scrittura è convertita in un segnale che permette un’analisi matematica del ritmo, della fluidità, della velocità e dei tratti aerei invisibili. Saranno esaminati alcuni dei lavori di ricerca effettuati su questo tipo di analisi della scrittura elettronica, che supportano la teoria grafologica, mediante la misurazione psicologica e la valutazione in aree quali i disordini ossessivo-compulsivi, la depressione, la schizofrenia, gli stati mentali, e la rilevazione della menzogna.
Mrs Heidi Harralson è la titolare di Spectrum Consultants, studio di consulenza grafologica e di verifica peritale di documenti. Ha presentato workshop e conferenze a diverse organizzazioni professionali e Università a livello internazionale.
Ha pubblicato diverse ricerche su riviste scientifiche - recensite da colleghi del settore - sulla scrittura peritale e su temi inerenti all'analisi di documenti. È autrice di due libri, uno dei quali è Developments in Handwriting and Signature Identification in the Digital Age (Sviluppi nell’identificazione della scrittura e della firma nell’era digitale).
Nel 1994 ha ottenuto certificazione come grafologa dall’American Handwriting Analysis Foundation (AHAF), di cui è stata Presidente.
È laureata in scienze comportamentali, ha ottenuto un Master of Arts nelle scienze della scrittura ed è dottoranda in psicologia. È professore associato all'Università Statale dell'East Tennessee dove insegna analisi peritale di documenti.
Relatrice Milena Pugnaloni
Grafologia digitale. Le radici nel passato, lo sguardo al futuro
Abstract del suo intervento
Ogni epoca storica porta con sé le sue innovazioni. Pensare che il mondo non cambi è illusorio, pensare che sia possibile resistere ai cambiamenti è follia.
La nostra è l’epoca della digitalizzazione, un processo che non è soggetto a discrezionalità applicativa, ma è legge dello Stato e della Comunità Europea, quindi vincolante per tutti.
Possiamo soggettivamente desiderare che tutto avvenga meno velocemente, ma se guardiamo oltre i nostri limitati orizzonti, sarà facile rendersi conto che questi cambiamenti non derivano da una moda passeggera, ma sono il risultato di un mondo che ha bisogno di un cambiamento radicale, dettato da esigenze molto forti perché stiamo sfruttando il nostro pianeta oltre ogni limite.
Il mondo dei grafologi è un mondo fatto di carta e la produzione di carta ha dei costi – ambientali e gestionali - ormai non più sostenibili.
Apparteniamo inoltre ad un mondo sempre più interconnesso dove lo scambio dei dati e delle informazioni deve essere veloce, immediato. Le strutture che gestiscono la nostra vita di individui sociali hanno sempre più bisogno di archivi condivisi ed accessibili. Tutto corre sul filo di una stringa di bit.
Inutile, quindi, appellarsi al cambiamento.
Ma se ci abituiamo a pensare che la carta è solo un supporto, niente di più, e che cambiando il supporto (certo cambieranno alcune abitudini, alcuni modi di fare e di esprimersi) non potrà essere compromessa alcuna facoltà umana, forse sarà più facile comprendere che la nostra disciplina non ne potrà – né deve - esserne esclusa.
Di recente si usa bruciare in piazza la “strega informatica” proclamando che l’uso del tablet renderà i nostri figli dementi: si dimentica però che il danno non lo fa lo strumento in sé, lo fa il suo errato impiego.
In fondo nulla si inventa: 2.500 anni si scriveva su una tavoletta di cera ed uno stilo. Oggi usiamo una tavoletta grafica ed uno stilo elettronico: non credo che le difficoltà nel movimento scrittorio siano molto diverse. Se pensiamo che fu un dramma anche solo passare dalla penna stilografica alla biro…
La questione essenziale è che invece di star lì ad inorridire davanti l’ignota tecnologia, dovremmo osservarla un po’, imparare a conoscerla e infine piegarla alle nostre esigenze. Perché è per questo che nasce la tecnologia: per essere usata.
Ed allora, come “piegare” la biometria alla grafologia? Semplice, adottandola.
Il vantaggio immediato e più grande che la biometria offre alla scrittura – e questo in modo inequivocabile - è quello di renderla oggettivamente studiabile.
Finalmente è possibile stabilire parametri riconoscibili alla comunità scientifica che facciano della scrittura una scienza che sia umanistica ma anche oggettivabile. E non si perderebbe nulla della tradizione. Al contrario: potremmo tornare ad appropriarci delle parole che la recente moda della censura (tra l’altro incostituzionale) vorrebbe impedirci di usare.
E questo presupposto di base aprirebbe di nuovo le porte che rischiamo ci si chiudano alle spalle.
I tablet entrano nella scuola? Benissimo. Invece di avviare guerre perse in partenza, dovremmo usarli a nostro vantaggio. Con l’applicazione delle biometria è possibile creare progetti di educazione al gesto grafico: i bambini ne sarebbero molto più coinvolti ed il nuovo strumento sarebbe un tramite indiscusso che sdoganerebbe non solo il contenitore (il tablet), ma anche il contenuto (la scrittura corsiva). Si potrebbe pensare ad una evoluzione nel campo della rieducazione nei casi di disgrafia perché con la biometria è anche possibile stimolare nel bambino “l’autorieducazione” del gesto.
In ambito medico-clinico la scrittura potrebbe tornare ad essere un mezzo di studio delle patologie neuromotorie come lo era fino a qualche decennio fa: stranamente, all’estero la scrittura ha sempre continuato ad essere molto studiata da scienziati di diverse discipline - dalla medicina alla psicologia, fino all’ingegneria ed allo studio dell’intelligenza artificiale – mentre in Italia sembra essere rimasta relegata (e contrastata) al solo panorama grafologico. Con la biometria il grafologo potrebbe affiancarsi ad altri scienziati in ricerche interdisciplinari con reciproco vantaggio (si pensi allo studio dell’intelligenza artificiale).
In ambito peritale la trasformazione si è già imposta, finora senza la nostra partecipazione. Abbiamo un piccolo vantaggio determinato dal riconoscimento della nostra professionalità da parte del garante della Privacy il quale ha stabilito che la competenza nelle perizie grafometriche è del “calligrafo” . Ma stanno iniziando ad arrivare le prime CTU biometriche ed alcuni magistrati, vedendo che la componente base è informatica, stanno nominando gli esperti informatici invece dei “calligrafi”. Se perderemo questo primato fin dalle prime battute non lo recupereremo più.
Chi, come me, è un grafologo morettiano, si ricorderà che tra gli aneddoti della vita di Moretti c’è quello secondo cui a volte si spazientisse quando i suoi confratelli non lo comprendevano, sentendolo parlare della sua grafologia.
Moretti non veniva compreso per un solo motivo: la sua scienza era cosa nuova, forse troppo.
Credo che uno dei doni più grandi che ci abbia lasciato Moretti sia proprio quello del coraggio di essere innovativi.
Il tablet è certo uno strumento perfezionabile: la cosa migliore da fare è di appropriarcene anche al fine di contribuire al suo miglioramento. Certo, l’adeguamento non potrà essere indolore: alcune prerogative della grafologia classica dovranno essere adeguate e rivisitate, ma in termini di grade miglioramento, che richiederà alti livelli di preparazione e di competenze. Oltre ciò, credo che la compente più importante, oltre al coraggio, sia la curiosità.
Il seminario sarà a pagamento
scheda
Urbino
7 maggio 2016
La produzione grafica dell’elaborato peritale
Workshop di grafologia peritale - Formazione di 1° livello
Relatori: Claudia Ricci
Motivazione della proposta formativa
Proseguimento della formazione di 1° livello per i neo-grafologi forensi: si accoglie una richiesta proveniente dal “basso”, ritenendo che la sperimentazione diretta degli strumenti basic per la stesura dell’elaborato peritale possa aiutare a far chiarezza sul loro utilizzo.
Contenuti
Programmi informatici di scrittura Microsoft e Apple
Accertamenti tecnico-strumentali
Uso del microscopio digitale
Trasposizione delle foto dalla macchina fotografica digitale al computer
La rielaborazione delle immagini
L'inserimento degli indici grafici
L'esposizione grafica
Esercitazioni
Obiettivi
Fornire le principali cognizioni strumentali per la stesura grafica dell'elaborato peritale.
Destinatari
studenti e specializzandi
neo-grafologi del settore forense
Metodologia didattica
lezione frontale
esercitazioni
Numero chiuso: 15 iscritti
Quota d’iscrizione: 80,00€
Durata: dalle 9.00 alle 13.00 - dalle 14.00 alle 16.00
Urbino
25 giugno 2016
Anonimografia in stampatello
Workshop di grafologia peritale - Formazione di 1° livello
Relatori: Claudia Ricci
Motivazione della proposta formativa
Proseguimento della formazione di 1° livello per i neo-grafologi forensi: si ritiene conoscere e comprendere la personalità dell’anonimo e il materiale e le tecniche più comunemente utilizzate nell’anonimografia.
Contenuti
La personalità dell'anonimografo
La dissimulazione primaria: uso dello stampatello
Analisi di un caso in carenza quantitativa di materiale comparativo
Obiettivi
Principali indicazioni teoriche e metodologiche nell'approccio della lettera anonima.
Destinatari
studenti e specializzandi
neo-grafologi del settore forense
Metodologia didattica
lezione frontale
esercitazioni
Numero chiuso: 15 iscritti
Quota d’iscrizione: 80,00
Durata: dalle 9.00 alle 13.00 - dalle 14.00 alle 16.00
Urbino
9-10 luglio 2016
Neuroscienze e neuroscienze cognitive. Le basi biologiche del comportamento grafico
Scrivi a mano? Non è la tua penna che scrive, ma la tua persona.
Sentimenti, affetti, emozioni guidano la mano nella scrittura, a nostra insaputa, mentre il cervello senziente sceglie le parole.
Luci e ombre di un cervello che lavora tra conscio e inconscio in un'affascinante visione scientifica.
Seminario*
*Questo seminario costituisce il primo tassello di un progetto formativo di ampio respiro sul tema neuroscienze e grafologia. Dopo questo evento introduttivo, il programma prevede tre diversi moduli, ciascuno di 24 ore, che verranno sviluppati nell’anno 2017.
Relatori: Antonella Roggero
Premessa
I processamenti inconsci e inconsapevoli scaturiscono dall’immediatezza della soluzione che quesiti interni ed esterni, in continuazione, pongono al cervello, chiedendo la più banale, e al tempo stesso più complessa, delle risposte: know-how. Così le neuroscienze confermano che alla base della scrittura l’atto cosciente è niente più che l’intenzione di scrivere (già Pophal e Lurija), punta di un iceberg sommerso, dove la terra sotto l’orizzonte della consapevolezza, è la memoria dell’appreso come ‘modo di scrivere’. Il modo di scrivere è come il modo di camminare, di parlare, di muoversi nei mille gesti quotidiani, ognuno con l’impronta dell’individuale strutturazione di quel know how di fondo, che è, appunto, il particolare modo di ogni uomo di fare le cose. Ogni atto reca in sé il principio omeostatico che ci individua, l’essere più o meno lenti, veloci, impulsivi, impazienti, inibiti, perché ciascuna di queste caratteristiche definisce la natura del nostro problem solving, cioè la natura delle nostre rappresentazioni mentali. Studiare a fondo questi temi permette di esplorare nuove vie per comprendere meglio le origini e i meccanismi del comportamento umano, a cominciare, nel nostro caso, da quello grafico.
Contenuti
Si propone un approccio a una visione d’insieme del sistema nervoso umano e della sua fisiologia che fornisca all’utente le basi necessarie per affrontare un percorso di più ampio respiro, parte di un progetto che avrà come obiettivo lo studio approfondito del nesso tra fisiologia delle aree cerebrali, implicate nei vari problem solving, percettivo, emotivo e cognitivo, e comportamento umano. Questa prima sessione di lavoro propone la conoscenza dell’ambito d'interesse e di sviluppo delle neuroscienze e delle neuroscienze cognitive con uno sguardo particolare allo studio della motricità generale, che sottende e manifesta il comportamento dell’uomo individuale e sociale, motricità di cui è parte il gesto grafico, espressione singolare e solamente umana, gesto che verrà interpretato, soprattutto nei moduli a seguire, secondo una visione ontogenetica del suo sviluppo. Tale interpretazione sarà approfondita nei confronti di ogni categoria segnica principale nel suo autentico significato neurofisiologico. Costante l’approccio interdisciplinare con aspetti filosofici, umanistici, antropologici, antroposofici e metafisici (teoria ontologica dell’essere), poiché, in questi ultimi anni, ambiti paralleli di ricerca, che si avvalgono di altri metodi e muovono da altri punti di osservazione, hanno interloquito con le neuroscienze, dilatandone il pensiero più ortodosso. Questo sforzo ha portato al conseguimento di uno studio articolato e plastico sulla complessità dell’uomo e al contempo ha incontrato la difficoltà dell’integrazione (del resto il momento storico conferma proprio tale difficoltà a livello sociale). Chi è l’uomo? Quale il suo destino, non come fatalità, o sorte, ma come significanza profonda? Che cosa può aggiungere la grafologia in tal senso? Può intervenire, colloquiando in quella trasversalità, ormai riconosciuta costruttiva, per offrire il suo punto di vista sullo studio dell’uomo, proponendosi con competenza scientifica? È questo un tempo opportuno, un’occasione di alta tensione intellettuale, che la grafologia può cogliere aggiornando i propri riferimenti neurofisiologici, per offrire il proprio metodo con la preparazione scientifica necessaria.
Obiettivo: sollecitare l’attenzione dell’utente alla necessità di un aggiornamento della grafologia, secondo le attualità delle neuroscienze e delle neuroscienze cognitive, per riappropriarsi di un metodo scientificamente comprovato, senza invadere domini specifici (psicologia, medicina) che non competono all’ambito d’interesse del settore
Destinatari:
- Grafologi professionisti
- Rieducatori della scrittura
- Studenti di grafologia
- Altre figure professionali interessate alla grafologia
Programma:
- cosa sono le neuroscienze e le neuroscienze cognitive e quale importanza rivestono per la grafologia
- sviluppo cognitivo e cambiamenti cerebrali, teorie a confronto dal cognitivismo al neurocostruttivismo: l’evoluzione dell’uomo sulla scala ontogenetica
- introduzione generale alle macrocategorie segniche in chiave neurofisiologica
Metodologia didattica:
- Lezione frontale
- Osservazione ed esercitazione su scritture
Durata: 12 ore
Orario sabato 9 Luglio ore 9.00-13.00, 14.30-18.30
Domenica 10 Luglio ore 9.00-13.00
Il seminario sarà a pagamento
Urbino – IGM – Piazza San Francesco 7
23-24-25-26-27-28 agosto 2016
Grafologia ed Enneagramma: modelli di formazione ed autoformazione.
Un confronto interdisciplinare.
Laboratorio didattico
Relatori: Claudio Garibaldi e Iride Conficoni
Motivazione della proposta formativa
Le visioni dell'essere umano proposte rispettivamente dalla grafologia morettiana e dall'enneagramma trovano una convergenza significativa nel concetto di Passione Pre-Dominante, intesa come elemento totalizzante che influenza i nostri schemi emotivi, cognitivi e comportamentali.
Contenuti
Il percorso teorico-esperienziale prevede il pieno coinvolgimento dei partecipanti attraverso la condivisione delle proprie grafie e di aspetti delle proprie autobiografie. Sarà presentata una panoramica dell'Enneagramma, una descrizione dei tipi e delle loro relazioni dinamiche, e le corrispondenze con la grafologia morettiana.
Obiettivi
Fornire una conoscenza di base dell'Enneagramma, già bagaglio formativo di diverse scuole grafologiche nel mondo.
Introdurre ai collegamenti con il metodo grafologico morettiano.
Sviluppare nei partecipanti la possibilità di attuare un critico confronto interdisciplinare e di valutare le potenzialità applicative e di ricerca teorica derivanti dal dialogo tra i due saperi.
Consentire ai partecipanti di osservare, mediante il riconoscimento del proprio tipo dell'Enneagramma, come gli automatismi mentali ed emozionali legati alla Passione Pre-Dominante influenzino la vita, la grafia e lo sguardo professionale del grafologo.
Destinatari: grafologi, counselor, formatori
Numero chiuso: 25 partecipanti
Quota di iscrizione: 350 € per un totale di 36 ore di formazione
Le iscrizioni sono a numero chiuso e saranno accettate secondo l’ordine di arrivo della prenotazione. L’evento sarà attivato con un numero minimo di 15 iscritti. La scadenza per l'iscrizione è il 30/06/2016 e i partecipanti riceveranno istruzioni riguardo al lavoro propedeutico che ciascuno dovrà svolgere prima del workshop.
Si chiede la disponibilità a rilasciare la propria grafia* entro e rigorosamente il 30 giugno e anche a effettuare uno o più test sull'Enneagramma che saranno inviati direttamente ai partecipanti.
Orari:
martedì 23 agosto ore 17,30 – 19,30
mercoledì 24 agosto ore 9,00 – 13,00 e 16,00 – 19,30
giovedì 25 agosto ore 9,00 – 13,00 e 16,00 – 19,30
venerdì 26 agosto ore 9,00 – 13,00 e 16,00 – 19,30
sabato 27 agosto ore 9,00 – 13,00 e 16,00 – 19,30
domenica 28 agosto ore 9,00 – 13,00
* la grafia deve essere almeno di un’intera pagina formato A4, e gli scriventi devono trattare dell’“immagine che ho di me”. Alla fine deve essere firmata.
Firmando la scheda di iscrizione si autorizza l’uso della propria grafia per uso di studio e di ricerca.
scheda
Mondolfo
24 settembre 2016
Le relazioni interpersonali e le scienze umane
Cattedra Internazionale di grafologia Girolamo Moretti.
XIX edizione
Programma della giornata
Ore 9,30-13,00 14,00-17,00
Introduce la giornata il prof. Luigi Alfieri, presidente della Cattedra.
Antropologia: La fondazione antropologica delle relazioni umane (Alfieri o Bellei)
Psicologia: Evoluzione e involuzione delle relazioni con l’Altro (Marco Lazzarotto Muratori )
Pedagogia: La pedagogia delle relazioni interpersonali (Chiara Michelini)
Spazio per le domande
Le relazioni e la Grafologia
Grafia e stili relazionali (M. Grazia Rizzoni)
La dinamica relazionale nel sistema famiglia (Fabio Carbonari)
La relazione affettiva-educativa in età evolutiva (Erika Moretti)
Star bene con se stessi, gli altri, il mondo: suggestioni grafologiche (Anita Rusciadelli)
Spazio per le domande
Note conclusive sulla giornata (Fermino Giacometti)
Urbino
15 ottobre 2016
Studio delle variazioni grafiche in conseguenza delle variazioni di coscienza ottenute tramite procedura ipnotica
Laboratorio didattico
Relatore: Fabio Carbonari
Motivazione della proposta formativa
In ogni area della ricerca scientifica diventa sempre più importante il confronto e la collaborazione con altre aree, soprattutto limitrofe. Questa interazione assume maggiore importanza e significato quando alcuni aspetti di ciascuna disciplina vengono messi a confronto su una base concreta ed esperienziale. Per la prima volta, nell’ambito della grafologia morettiana, vogliamo proporre una giornata di studio e sperimentazione, utilizzando tre discipline che interessano direttamente l’uomo: la psicologia, la grafologia, l’ipnosi.
Il conduttore della giornata, oltre a possedere riconosciute competenze professionali nell’ambito della grafologia e della psicoterapia, padroneggia anche lo strumento ipnotico di cui si avvale, in determinate situazioni, nell’azione psicoterapeutica.
Contenuti
La grafia varia in relazione a molti fattori, tra i quali vi è anche la particolare condizione di consapevolezza soggettiva nel momento nel quale si scrive. Saranno messe a confronto le grafie dei partecipanti vergate in inizio di lezione con quelle vergate in condizione di trance ipnotica. Di conseguenza sarà possibile il raffronto grafologico fra le diverse espressioni grafiche dello stesso soggetto in esame. È ovviamente richiesta la disponibilità a partecipare attivamente all'esperienza.
Obiettivi
Ampliare le aree di interesse di grafologi e operatori del campo delle scienze umane, al fine di acquisire conoscenze che possono arricchire i partecipanti. Non si pretende assolutamente di formare a pratiche alternative a quella grafologica, ma ampliare le conoscenze e sperimentare come e quanto la grafia può variare in particolari condizioni. Proprio per questo motivo riteniamo che questa proposta formativa possa riguardare gli operatori dei diversi ambiti della grafologia.
Orari: 9-13, 14-16
Destinatari: studenti di grafologia e grafologi
Numero chiuso: 15
Quota di iscrizione: 80,00€
scheda
Urbino
5 novembre 2016
1. Il contributo della grafologia morettiana alla perizia grafica.
2. Linguaggio e paralinguaggio nella consulenza e nella perizia grafologica. *
Laboratorio didattico
Relatore: Pacifico Cristofanelli*
Motivazione della proposta formativa
-
È sentita la necessità di approfondire e rinverdire i principi e i criteri che stanno alla base del contributo di Girolamo Moretti alla perizia su manoscritture.
-
Nella pratica viene sottovalutata l’importanza del “confezionamento” linguistico dell’elaborato tecnico relativo della consulenza/perizia grafologica (che invece non è secondario) e vengono ignorati altrettanto importanti elementi paralinguistici (attraverso i quali, invece, passa spesso il messaggio).*
Contenuti
-
Presentazione delle principali peculiarità della metodologia grafologica morettiana applicata alla perizia su manoscrittura, osservata nella sua evoluzione, nella sua originalità e nella sua integrazione con altre metodologie.
-
Esemplificazioni di linguaggi/paralinguaggi inappropriati e proposta di linguaggi più adeguati alla funzione referenziale che deve caratterizzare l’elaborato tecnico.
Obiettivi
-
Conoscere e rinsaldare i principi base e i criteri di riferimento che stanno alla base dell’attività grafologico-peritale.
-
Prendere coscienza del proprio stile e del registro linguistico e adeguarli alla funzione richiesta nei diversi ambiti operativi.
Destinatari
Studenti di grafologia, grafologi, periti grafologi, operatori in ambito giudiziario
Numero chiuso: 15
Quota di iscrizione: 80,00€ singola giornata
scheda
* Nota. Potrebbe sembrare che la seconda parte del programma sia un doppione del tema proposto da Claudia Ricci il 7 maggio (La produzione grafica dell’elaborato peritale). Si chiarisce che il workshop della Ricci si propone di dare indicazioni generali e di base sulla relazione scritta della perizia, mentre la seconda parte del Laboratorio di Cristofanelli è pensata per periti che sono un po’ più avanti nell’acquisizione delle specifiche competenze professionali.